Ci sono tanti modi per scoprire la val Nure, uno di questi è scoprire il Rifugio di Prato Cipolla

Ultimi fine settimana di neve a Prato Cipolla, nella Ski area di Santo Stefano d’Aveto, al confine tra le province di Genova e Piacenza, alta val Nure. “Oggi e il prossimo weekend dovrebbe essere garantita l’apertura della sciovia, del tapis roulant e del baby camp, poi dipenderà dal tempo. Se farà caldo non riusciremo a garantire la possibilità di sciare e la scuola di sci” ci racconta Nicolò, gestore del Rifugio Prato della Cipolla.
“Il rifugio e la seggiovia che sale da Rocca d’Aveto apriranno comunque nei giorni del fine settimana fino a Pasqua, per gli escursionisti”
.

Il rifugio è una classica struttura d’alta montagna in legno, molto accogliente, e si trova in una conca a due passi dal fitto sistema di sentieri CAI che raggiungono i monti Nero, Bue, Maggiorasca, fino al Groppo delle ali e la Ciapa Liscia. Da sempre un vero e proprio paradiso per i camminatori piacentini, che vi giungono dal Passo Crociglia o dal Passo dello Zovallo.

Trekking, sci e panorama: ancora qualche giorno a Prato Cipolla
La seggiovia a Prato Cipolla

Il nostro trekking per Prato Cipolla

Il giro consigliato per gli amanti del trekking, pubblicato sulle nostre “Camminate piacentine” è quello che parte dallo Zovallo per salire sul monte Nero, scendere sull’altro versante per salire sul Bue, da dove lasciarsi scivolare, letteralmente, verso Prato Cipolla, per poi rientrare da Fontana Gelata e lago Nero.
Dalla vetta del monte Nero, solo con il cielo limpido di questa stagione, si può godere di una splendida vista, che spazia da un lato sul lago, con Crociglia, Carevolo e Aserei dietro e le Alpi sullo sfondo, dall’altro il parmense, con il Penna in primo piano, le Alpi Apuane e addirittura la Corsica all’orizzonte.

Trekking, sci e panorama: ancora qualche giorno a Prato Cipolla
L’inverno tra val d’Aveto e val Nure

Una polenta con i funghi, la salsiccia o la bella sorpresa del sarazzu compensano ampiamente le fatiche dell’escursione. Il Sarazzu è una ricotta salata che viene fatta stagionare per un minimo di otto giorni, il cui nome deriva dal latino serum (il siero di latte vaccino), e che si ottiene dalla lavorazione dell’altrettanto meritevole San Stè, formaggio della val d’Aveto caro anche ai piacentini.

Dopo un bicchierino di Camatti, l’amaro genovese, si può anche decidere di rientrare in seggiovia a Rocca d’Aveto, per poi raggiungere a piedi Santo Stefano, da dove organizzarsi il rientro allo Zovallo grazie a un servizio minibus.

Trekking, sci e panorama: ancora qualche giorno a Prato Cipolla
La vista sul Lago Nero

“Quest’inverno non è andata male” continua Nicolò, “per tre weekend abbiamo avuto tutto l’organigramma delle piste aperto: dalla cima del Bue si poteva scendere fino a Rocca d’Aveto con gli sci ai piedi. Ora pensiamo alla stagione estiva: dopo una pausa da Pasqua a fine maggio, apriremo i weekend di giugno e poi tutti i giorni di luglio e agosto”.
Per la gioia dei camminatori piacentini, aggiungiamo noi.

Info
www.impiantivaldaveto.it
skiareasantostefanodaveto@gmail.com
tel 366 4227837

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