Il Museo della Resistenza piacentina ha lanciato una nuova iniziativa, si intitola Libertà e manutenzione e si propone di riportare in piena efficienza i sentieri della lotta di reistenza

Oltre a camminarli, i sentieri vanno anche manutenuti e ben segnalati, ed è proprio questo al centro dell’iniziativa del Museo della Resistenza piacentina che partendo da sabato 15 febbraio comincerà a rimettere in sesto i Sentieri della Libertà con l’iniziativa Libertà a e manutenzione.

Come ci spiegano “Questa iniziativa è un invito alla partecipazione e alla cura del nostro patrimonio storico e ambientale. In due anni sono stati mappati e ritrovati 28 sentieri che toccano i luoghi protagonisti della Resistenza piacentina ed il desiderio di ciascuno di noi è che questi itinerari siano sempre lì a ricordare l’origine della nostra Libertà, sempre percorribili e ogni anno occasione per ritrovarsi e riconoscersi nei valori che hanno guidato la lotta partigiana.”

Sentieri della libertà: parte la manutenzione!
Il gruppo in una breve sosta

Sui sentieri della Resistenza: si parte con il Valoroso

La prima occasione per dare una mano al gruppo del Museo della Resistenza si incentrerà sul Sentiero del Valoroso, il primo giro mappato e segnato dai volontari in questa nuova fase dei Sentieri della Libertà. Una mattinata – come l’hanno definita loro – sulle dolci colline del Monticello, dove basterà portare un paio di guanti e il pranzo al sacco e per il resto sarà tutto organizzato dal gruppo del Museo della resistenza, compresa la merenda finale Birrificio Vallescura.

Per approfondire ancora di più e meglio questa iniziativa e parlarci di quello che è stato fatto in questi anni per i Sentieri delle libertà e di quali sono i prossimi passi, abbiamo intervistato Lucia Longinotti, “vecchia conoscenza” del blog Camminatori Seriali, che in prima persona è impegnata nel progetto di questi sentieri e della manutenzione in partenza.

Per chi non li conoscesse, ci presenti il progetto dei Sentieri della libertà?

I Sentieri della Libertà sono itinerari che si snodano attraverso le quattro valli piacentine in luoghi centrali per la storia della Resistenza. Il primo ad immaginare di costruire itinerari legati alle vicende partigiane del nostro territorio fu Franco Sorenti, che con un primo gruppo di camminatori ricostruì, nei primi anni di apertura del Museo, i sentieri di cui gli aveva parlato suo padre, partigiano della Val d’Arda.

Dopo due anni di pandemia e la scomparsa di Franco un nuovo nutrito gruppo di escursionisti e volontari del museo ha raccolto il suo testimone e ha lavorato per costruire una rete sentieristica dalle golene del Po alle cime più alte del nostro Appennino. C’era la volontà, oggi che sono rimasti solo gli ultimi testimoni della lotta di Liberazione, di continuare a raccontare la storia della Resistenza nella nostra provincia attraverso i luoghi che le hanno fatto da sfondo.

Sentieri della libertà: parte la manutenzione!
Al lavoro!

Quanti e quali sono?

Sono 28 sentieri. Il primo è quello di Giovanni lo Slavo, proprio vicino al Museo della Resistenza Piacentina, un paio risalgono verso la cima del Monte Lama, uno si snoda tra i vecchi pozzi petroliferi di Montechino, poi ce ne sono diversi in pianura adatti alle famiglie, da Calendasco a Cortemaggiore. Ci sono due itinerari che partono da Bobbio, uno realizzato in collaborazione con Trail Valley dedicato alle prime bande tra Rigolo e Predalbora e poi non resta che scoprirli tutti sul sito sentieridellalibertà.it.

Il primo di cui vi occuperete è il Sentiero del valoroso. Dal tuo punto di vista di guida escursionistica, “come stanno” questi sentieri a livello di manutenzione?

I primi sentieri sono stati mappati due anni fa e nel tempo, avendoli percorsi più volte con gruppi di escursionisti, abbiamo sempre cercato di tenere la segnaletica presente e chiara. Quest’anno abbiamo aggiunto dei segnavia a forma di stella bianca con bordo rosso metallici che sono davvero perfetti e durevoli nel tempo. è chiaro che un paio di inverni piovosi hanno avuto il loro impatto e proprio per questo come gruppo di volontari abbiamo già iniziato le prime manutenzioni e le prime pulizie “intensive”.

Sentieri della libertà: parte la manutenzione!
I cartelli nella neve!

I prossimi passi per questo tipo di intervento, quali saranno?

Vogliamo organizzare altre giornate di manutenzione aperta alla cittadinanza come quella che abbiamo lanciato per il 15 febbraio sul sentiero del Valoroso perchè prendendosi cura del proprio territorio ce ne si sente immediatamente parte. Ovviamente dopo questa prima data zero capiremo meglio come calare queste giornate nel calendario del Museo, che quest’anno, per l’ottantesimo anniversario della Liberazione, è piuttosto fitto ma troveremo sempre il modo e il tempo per tagliare due rami, berci una bottiglia in compagnia e piantare dei pali.

Tornando al tuo ruolo di guida, quali sono le peculiarità e le caratteristiche di questi sentieri?

Questi sentieri hanno un valore storico, umano e naturalistico unico. Riscoprire le vicende partigiane legate a questi territori grazie al cammino è un’esperienza che consiglio davvero a tutti. E poi ci sono sentieri davvero per tutti i gusti: la varietà di ambienti attraversati e i diversi livelli di difficoltà permettono di camminare in ogni stagione e con qualsiasi livello di preparazione. E’ un modo molto potente per riscoprire le nostre valli e la nostra Storia.

Un ultimo invito, e anche qualche consiglio, a chi vuole unirsi alla vostra iniziativa Libertà e manutenzione?

Libertà è manutenzione è chiaramente una citazione di Gaber. Oggi più che mai la libertà si costruisce nella partecipazione quindi per chiunque abbia voglia di passare una giornata in compagnia tra le dolci colline di Monticello e Monteventano vi aspettiamo sabato 15. Saranno circa 7 km dove ripristinare insieme la segnaletica e riscoprire la storia di Lino Vescovi, il Valoroso. E non dimentichiamoci che dopo tanto lavoro ci aspetta il Birrificio Vallescura per una merenda tutti insieme.

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