“Il Partigiano Abele” esce dalla collana delle Graffette e diventa un libro. Sono passati sette anni dalla prima edizione e questa seconda si arricchisce di un episodio drammatico e vero: la spia.
In occasione del 25 aprile è uscito un libro che avevamo già conosciuto in formato “Graffetta” e che ora invece ha preso la forma di una vera e propria edizione targata Edizioni Officine Gutenberg, stiamo parlando di “Il partigiano Abele – Renato Cravedi“.
Nelle pagine del libro, dove tutto quelle che leggerete è riportato da Mauro Ferri (già direttore di PiacenzaSera. Ndr) non c’è solo la storia del partigiano Abele. C’è soprattutto la vicenda di un ragazzo nato sotto al regime e del suo antifascismo prima “esistenziale” e poi “politico”, il legame con la sua famiglia e il resoconto di una giovinezza che si è consumata in fretta.
Non ho mai ammazzato nessuno a sangue freddo, ma in quel momento lì probabilmente il grilletto lo avrei premuto, se fossi stato da solo. Muro era accanto a me, mi guardò e capì quello che mi stava passando per la testa. Appoggiò la sua mano sulla canna del mitra e la spinse verso terra. Facemmo uscire i fascisti che vennero fatti prigionieri. Poco più tardi, quando ci ritrovammo da soli, Muro mi avvicinò e mi guardò negli occhi: “Mai un lavoro di quel genere, mai!”
Renato Cravedi
L’AUTORE
Renato Cravedi, classe ‘26, è diventato partigiano nel ‘44 a soli 17 anni ed ha partecipato alla battaglia più importante della lotta di Liberazione a Piacenza, al castello di Monticello. Operaio e militante politico, è stato segretario provinciale dell’Anpi di Piacenza.
Dove trovare Il partigiano Abele
La nuova uscita targata Edizioni Officine Gutenberg, la trovate in diverse edicole e nelle librerie di Piacenza. Oltre a questi punti la potete acquistare nel nostro negozio di via Giordano Bruno 6, e nel nostro negozio on line.