Descrizione
PAP la palla bislunga e quel fantastico pomeriggio
di Paolo Garetti
con illustrazioni di Linda Orlandi
“Quel pallone ovale, o bislungo, era l’oggetto più affascinante che Pap avesse mai visto. Lo raccolse e decise che lo avrebbe portato a casa. Quell’ovale stava bene in mano, a differenza di quelli tondi, quello si appoggiava tra le braccia e stava lì buono, non sembrava che volesse stare a tutti costi per terra. E poi aveva una sua dignità: prenderlo a calci o a sberle era difficilissimo, non sapevi mai dove sarebbe andato e l’unico modo per mandarlo in qualche posto era portarcelo a mano, proprio come un cucciolo o un bambino. Mentre pensava a queste cose Pap si dirigeva a casa, quando si sentì chiamare”.
Una fiaba moderna e struggente in ricordo del grande Busca, ex pilone dei Lyons rugby di Piacenza e persona di un’umanità straordinaria, che ha insegnato a generazioni di giovani rugbisti il rispetto per l’avversario e per l’arbitro, il saper sempre trovare un punto d’incontro, il saper sempre rispettare le opinioni di chi ti è di fronte.
AUTORE
Paolo Garetti, papà di Giulia, marito di Claudia, imprenditore e scrittore dilettante, nasce pochi mesi prima dello sbarco sulla luna. Scoprendo dopo vent’anni di botte che l’amore per il rugby non era assolutamente ricambiato, per rispetto di sport tanto nobile appende le scarpe al chiodo e smette di scaldare delle panchine. La fortuna però di vivere in prima persona lo spirito di squadra e i rapporti umani che solo il rugby riesce a dare gli lasciano nel cuore alcune persone dalle quali ha imparato più che dai professori universitari.
Grazie a tanti spunti, si diletta così a scrivere oltre a favole, racconti e cronache mitologiche rugbystiche a base di fango, birra e lividi.
Con l’immancabile aiuto della sua editor Giulia, in un pomeriggio uggioso ha buttato giù la versione romantica della nascita dei Lyons, grande famiglia dalla quale è impossibile staccarsi e che l’autore, “nome ovale” Pat Garrett, non smetterà mai di ringraziare e il fatto che gli diventino gli occhi lucidi all’odore dell’olio di canfora o del fango di un campo da rugby dimostra che, indipendentemente dal fatto che il dio della palla ovale lo voglia o meno, rugbysta si rimane tutta la vita…
ILLUSTRATRICE
Linda Orlandi, classe 1998. Nata e cresciuta a Piacenza, figlia di Paolo e Donatella sviluppa velocemente un interesse per la arti figurative, a cominciare dai disegni fatti sui muri di casa che ancora resistono al tempo, perché la carta le sembrava un supporto limitante.
Frequenta il liceo artistico per poi iscriversi all’indirizzo di scenografia dell’accademia di Brera, per solo un anno, un viaggio breve ma intenso, insomma.
Dopo avere vissuto a Londra per oltre un anno per ampliare le sue conoscenze linguistiche (che a scuola si limitavano a un 6 stiracchiato) e per cercare di capire come incanalare la sua creatività, prosegue nella sua carriera artistica senza necessariamente dover usufruire nuovamente dei muri di casa.
Prima edizione: dicembre 2019
Collana: I Pesciolini
ISBN 978-88-98751-95-2