Una lunghissima serie di camminate che arriveranno fino a dicembre mette al centro la bellissima val Trebbia
Oggi la nostra rubrica si concentra su una vallata perché da 10 giorni è iniziata una lunghissima serie di trekking che vertono tutti su un posto in particolare: la val Trebbia. Dal 5 marzo fino a dicembre infatti si potrà conoscere, sempre seguiti da guide GAE, ancora meglio quella che probabilmente è la vallata più conosciuta della nostra provincia.
A dare vita a questa lunga serie di escursioni, sono state diverse realtà che operano nel nostro territorio, ossia: I Calcaterra, Walk the Nature, I sentieri di Mirna, Andrea Fano.
Un nuovo modo di vivere il territorio: il turismo responsabile con al centro la val Trebbia
Come detto in precedenza il programma è stato creato a più mani dalle diverse realtà citate sopra, e i temi che si possono toccare davvero tanti perciò, per approfondire di più e meglio questo ampissimo programma che ci accompagnerà fino a quasi al 2023, abbiamo scambiato quattro chiacchiere con una dei referenti dell’intera organizzazione: Lisa Pagani.
Una lunghissima serie di escursioni in val Trebbia figlia di un lavoro di squadra: quali sono le realtà che hanno dato vita a questo programma?
Il programma è nato dall’esigenza di riunire insieme le differenti attività in ambito escursionistico che vengono svolte dalle diverse Guide Ambientali Escursionistiche che operano nella valle. Fino all’anno scorso, ogni guida lavorava senza coordinarsi con gli altri gruppi presenti sul territorio; in questo modo si è cercato di creare un calendario comune stampabile liberamente e apponibile negli esercizi commerciali e nelle diverse attività ricettive presenti sul territorio, per dare un’offerta ampia di attività al turista che arriva in Valle.
Quando nasce l’idea di un programma così ampio?
Cool Tour mi ha proposto a dicembre di raccogliere tutti gli eventi ricadenti sul territorio comunale di Bobbio proposti per il 2023 dai miei colleghi, in quanto il comune li avrebbe pubblicizzati in modo unificato attraverso vari canali. Poiché mi è sembrata molto limitata l’idea di soffermarsi a raccogliere solo gli eventi di un comune singolo, ho pensato di allargare il campo della ricerca a tutto il territorio della val Trebbia, comprendendo anche Rivergaro, Travo, Corte Brugnatella, Coli, Cerignale Ottone, Zerba e decidendo di pubblicizzare tali eventi in maniera autonoma.
Mi è sembrata una buona idea per iniziare a passare il messaggio che per gestire al meglio un settore complesso come quello del turismo, bisogna iniziare a guardare oltre ai propri confini istituzionali e comunali ed iniziare a dialogare con i vicini, per riuscire a cogliere al meglio le opportunità ma anche per riuscire a risolvere in modo più efficiente i problemi complessi che il turismo genera sul territorio.
Si parte a marzo e si finisce a dicembre. Come sono state studiate le varie camminate?
I diversi eventi sono stati studiati singolarmente dalle Guide, che, essendo professionisti, hanno valutato attentamente la fattibilità dei diversi percorsi nelle varie stagioni.
Ultimamente, gli inverni sempre più caldi e l’assenza di neve anche a quote abbastanza elevate, permettono di ampliare il periodo in cui è possibile svolgere in sicurezza e in modo confortevole le attività outdoor; questa potrebbe rappresentare una grande opportunità per il territorio, per sdoganare la convinzione che il turismo in valle possa essere solo e soltanto rappresentato da una ormai insostenibile (sia a livello sociale che ambientale) e fuori controllo frequentazione del fiume Trebbia, passando il messaggio che in Valle ci sono tantissime ricchezze naturalistiche, storiche e culturali, fruibili tutto l’anno e in modo più rispettoso dell’ambiente e delle comunità che in valle vivono.
L’idea è quella di sviluppare una filiera di “turismo responsabile” in valle: un turismo che sia rispettoso e attento nei confronti dell’ambiente non lasciando traccia alcuna del proprio passaggio negli ambienti frequentati, un turismo a basso impatto anche sulle comunità locali, che spesso si trovano ad affrontare i disagi dovuti all’”over tourism”, ovvero ad un turismo di massa che muove tantissime persone in pochissimi momenti dell’anno, sviluppando invece afflussi turistici più diluiti nel tempo e sparsi su tutto il territorio.
Al centro c’è la val Trebbia. Come mai avete deciso di incentrare tutto in questa vallata?
L’idea di creare un calendario proprio per questa vallata nasce in quanto a livello istituzionale manca la collaborazione tra i diversi attori responsabili della gestione del settore turistico; poiché vivo in questa valle e lavoro in questo settore da diversi anni, il mio obiettivo è quello di passare il messaggio che la collaborazione e il confronto tra le diverse realtà comunali e i diversi attori del settore sono necessari per risolvere le problematiche del territorio in modo più efficace e creare un offerta più completa e organizzata per il turista, che possa generare un impatto positivo anche sulle comunità locali garantendo anche una maggiore stabilità nel tempo degli introiti per le attività commerciali presenti sul territorio.
Leggiamo anche tante camminate notturne. Come si gestiscono uscite del genere?
Le uscite in notturna sono state studiate soprattutto nel periodo estivo, in quanto spesso in giornate molto calde può essere pericoloso per la salute esporsi al sole nelle ore centrali della giornata. Inoltre, sono spesso molto gettonate in quanto consentono di esplorare il territorio da una prospettiva diversa: molti di noi, abitando in città, non sono abituati all’esperienza di “buio totale”, il quale diventa in questo caso un valore aggiunto dell’escursione. La gestione di un’escursione notturna prevede spesso l’accompagnamento da parte della singola Guida di gruppi più piccoli, in quanto di notte, la visibilità è ridotta. Ogni partecipante deve essere inoltre dotato di una torcia, per poter camminare in sicurezza su terreni anche sconnessi.
Fondamentale è il discorso legato alla sicurezza e alla professionalità delle guide. Quanto è importante avere un accompagnamento di qualità per uscite del genere?
La Guida Ambientale Escursionistica è una figura professionale che definisce chi, ai sensi della legge nazionale 4/2013 e per l’Emilia Romagna della legge regionale 4/2000, per attività professionale, accompagna singole persone o gruppi in visita ad ambienti montani, di pianura, acquatici, antropizzati o naturali, illustrandone gli aspetti ambientali e naturalistici.
La figura della Guida può essere considerata una “garanzia di qualità” per il cliente, il quale non solo può vivere l’esperienza di percorrere un determinato sentiero o tracciato, ma può anche scoprire attraverso i racconti di una persona appositamente formata e preparata le varie peculiarità culturali e ambientali del territorio che lo circonda. La Guida Ambientale Escursionistica è appositamente formata per garantire la sicurezza dei partecipanti ad un’escursione sul percorso, sia per arricchire la giornata con la spiegazione delle ricchezze storiche e ambientali che si incontrano lungo il percorso.