Novità per gli amanti della nostra montagna e delle camminate, riapre il Rifugio Antola
Una bella notizia per tutti gli appassionati di trekking e di turismo lento di Piacenza: dopo qualche anno di chiusura ha riaperto a fine 2021 il Rifugio Antola, luogo magico all’interno del Parco Regionale Naturale dell’Antola, monte “sacro” per i genovesi e antica zona di transito lungo la Via del Sale.
La sua terrazza assolata sulla Diga del Brugneto e la struttura alberghiera che offre vitto e alloggio sono da sempre un punto di riferimento per le escursioni nell’alta val Trebbia, in direzione del mare. Mare che si può avvistare dalla vicina vetta del monte, 1.460 metri di altitudine che possono essere raggiunti, sul versante piacentino, dalla Casa del Romano, a sua volta collegata con la val Boreca tramite Carmo e Cavalmurone.
A ridare al parco il suo tradizionale rifugio sono stati due giovani genovesi, Davide e Linda, grazie a un accordo tra il parco e il CAI: “Eravamo rientrati in Italia dopo diverse esperienze di vita e di lavoro all’estero, condotte sempre all’insegna del contatto con la natura e dell’autosostenibilità, abbiamo visto il bando e abbiamo deciso di valorizzare le esperienze vissute qui sul nostro territorio.“
“La sostenibilità, il rispetto per ambiente e territorio e la promozione di uno stile di vita diverso sono il cuore del nostro progetto, e ispireranno tutte le attività e iniziative che gradualmente metteremo in cantiere. A cominciare dalle materie prime utilizzate per la cucina, che sono tutte locali. Considerato che siamo all’incrocio di 4 province e regioni la scelta è particolarmente ricca: il pesto e la cima andranno a sposare i salumi piacentini e i vini dell’alessandrino“.
Il rifugio è attualmente aperto ogni weekend, ed eventualmente durante la settimana per i gruppi numerosi.
Le sue 4 stanze offrono 32 posti letto, di cui una è adibita a bivacco sempre accessibile durante il periodo invernale per le emergenze.
A partire da Pasqua, fino a settembre, sarà invece aperto tutti i giorni.
Per la Via del Sale, purtroppo, ci sarà da attendere fino a metà luglio, come spiega Davide: “Attualmente il rifugio è accessibile dai sentieri provenienti da Bavastrelli, Caprile e Casa del Romano, perché i comuni di Propata e Fascia fortunatamente non rientrano nella zona rossa della peste suina, all’interno della quale sono proibiti trekking, biking e ogni altra attività all’aria aperta. Sono invece chiusi i tracciati verso Torriglia, lungo la via verso il mare, e quelli verso la val Borbera e l’alta valle dello Scrivia. Il lockdown dei boschi, lo chiamano dalle nostre parti. Non ci voleva, ma siamo fiduciosi che la misura restrittiva possa essere ritirata anche prima del 22 luglio, nel caso che le condizioni sanitarie migliorino“.
Nel frattempo, aggiungiamo noi, vale la pena sostenere l’iniziativa di Davide e Linda arrivando al rifugio da Casa del Romano, dove si trova un osservatorio astronomico, e rientrando il giorno successivo dallo stesso versante: un modo per staccare decisamente dalla quotidianità e dal grigio della pianura, cenando in compagnia dei caprioli e facendo colazione sulla grande terrazza con vista sul Trebbia.
Per info e prenotazioni: Davide 339 4874872 – info@rifugioantola.com – Instagram: rifugio_parco_antola.
Per info sul parco: info@parcoantola.it
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