Una nuova guida per scoprire i sapori della nostra provincia: stiamo parlando dell’Altante del vino piacentino, curato da Vittorio Barbieri.
Un viaggio tra i vitigni e le uve del nostro territorio, con la prefazione di Michele Serra. Un atlante che va oltre ad alcuni falsi miti che si sono radicati nel tempo su quello che le nostre vallate possono dare. L’Atlante del vino piacentino verrà presentato ufficialmente sabato 1 febbraio alle 11, in uno dei luoghi simbolo della viticoltura piacentina, la tenuta La Tosa a Vigolzone.
L’atlante del vino piacentino arriva per parlare del nostro territorio, delle caratteristiche dei vitigni e dei vini che da noi vengono prodotti e anche per sfatare alcuni tabù che da troppi anni ci portiamo dentro.
L’autore: Vittorio Barbieri – Ex formatore professionale in ambito enogastronomico, ha collaborato con la Guida Vini d’Italia di Slow Food/Gamberorosso dal 2003 al 2009 ed è stato tra i principali collaboratori di Slowine (la Guida dei vini di Slow Food) fino al 2012. Nel 2013 ha creato rieslingarten.blogspot.it, l’unico blog in lingua italiana dedicato al Riesling Renano, ed è diventato produttore di vino nei colli piacentini con l’azienda Cascinotta di Rizzolo.
Una penna d’eccezione per la prefazione per l’Atlante del vino piacentino: Michele Serra
Una delle penne più sottili del giornalismo italiano ha deciso di aprire questo Atlante del vino piacentino con una sua prefazione, stiamo parlando di Michele Serra. Per lui, nato a Roma ma divenuto milanese già nel 1959, una carriera partita nel 1975 all’Unità e che lo vede nel tempo diventare redattore, poi inviato sportivo, fino a farlo arrivare a scrivere di spettacolo. Un percorso che lo porta prima alla satira, poi al teatro e alla televisione, e ai libri. Oggi collabora con la Repubblica, L’Espresso e il Venerdì di Repubblica e che oggi lo ha portato anche a parlare del nostro territorio attraverso l’Atlante del vino piacentino.