Il riuso e la seconda vita degli oggetti, nel nuovo progetto finanziato da Iren dove anche Officine Gutenberg è protagonista
“C’ero due volte” ovvero una seconda vita per gli oggetti e e tutte quelle cose destinate allo scarto. Si chiama così il progetto promosso dalla cooperativa sociale “Des Tacum” che intende promuovere la cultura del riuso, presentato nella sede di Confcooperative Piacenza da tutti gli attori coinvolti. L’idea e le sue declinazioni operative hanno ottenuto il premio dal bando “AmbientAzioni” indetto dal Comitato Territoriale Iren di Piacenza e finalizzato alla sostenibilità ambientale e sociale del territorio.
Dare una seconda vita delle cose che usiamo ogni giorno ha un doppio fine – è stato specificato da Rosita Folli di “Des Tacum” durante la conferenza stampa alla quale ha partecipato anche il presidente della cooperativa sociale Samuele Bertoncini – ridurre i rifuti prodotti e da smaltire ogni giorno, incentivando l’economia circolare anche per fronteggiare l’incremento del costo delle materie prime. “C’ero due volte” è un progetto articolato che si propone di diffondere le varie buone pratiche di questo settore, soprattutto coinvolgendo i ragazzi delle scuole piacentine.
Accanto alla cooperativa sociale “Des Tacum” ci sono anche la Fabbrica e Nuvole di Bernardo Carli, l’associazione Energetica APS, partner nell’applicazione dei prinicipi del progetto. Gli oggetti scartati verranno recuperati attraverso azioni di riparazione o rigenerazione creativa e rimessi in circolazione, anche con valenza sociale, grazie al lavoro di persone svantaggiate che, attraverso percorsi formativi, troveranno una prospettiva di green job. La cultura del riuso sarà veicolata inoltre da alcuni “instant spot” pubblicitari realizzati dagli studenti e potrà raggiungere i più giovani e le famiglie via social, inoltre verrà creato un network con realtà analoghe in Italia e non solo.
Il progetto “C’ero due volte” si avvale le di una struttura già oggi esistente – il magazzino di “Des Tacum” in via Croce Rossa a Piacenza – che raccoglie oggetti usati in buono stato. Il progetto consentirà, attraverso una approfondita formazione degli operatori, di rendere l’usato un’opzione più attraente e conveniente, in modo che non solo chi è in difficoltà economiche ma ogni cittadino che vuole contribuire a un ambiente migliore possa attingere a un patrimonio comune che altrimenti verrebbe sprecato.
Chiara De Paoli di Energetica ha specificato che il progetto è “diviso in macro aree e della durata di un anno, dedicato anche all’acquisizione di esperienze, ma soprattutto alla promozione dell’educazione alla sostenibilità nelle scuole, da gennaio partirà il calendario delle iniziative”. Bernardo Carli della “Fabbrica e Nuvole” ha ricordato: “Siamo esperti nel riciclare i libri e in questi anni siamo anche riusciti a rimettere in funzione le persone, importante è la presenza di un’idea per inventare prodotti diversi e nuovi, per questo proponiamo due laboratori con la logica del processo e dell’intenzionalità”.
Luca Cattanei di Confcooperative Piacenza ha rimarcato il ruolo di “Des Tacum” cooperativa sociale di inserimento lavorativo, che “aggiunge un valore ulteriore al suo lavoro con un’attenzione particolare al riuso e al tema della sostenibilità”.
L’articolo è stato ripreso da PiacenzaSera.it