Si è appena concluso il festival Incontri ma è subito partita la sua appendice: il contest di scrittura dal titolo Incontri ravvicinati di un diverso tipo
Si è appena conclusa una settima ricca di momenti speciali grazie al festival “Incontri. Lettura, scrittura e fragilità”, svoltosi in due momenti diversi: martedì sera, in biblioteca Passerini Landi, è andato in scena il confronto tra Francesco Messori e Daniele Cacia, accompagnati da Elena Becchi, scrittrice del libro “Mi chiamano Messi” edito da Aliberti, e Andrea Dossena; sabato, il secondo appuntamento ha preso vita invece con una lunga serie testimonianze, tra cui il mediometraggio di Francesco Lagi dal titolo “Zigulì”, presentato da Massimiliano Verga, l’autore del libro da cui è scaturito il film, insieme a Matteo Schianchi.
Un festival che ha portato con sé tante storie diverse provenienti da diverse parti d’Italia: da Correggio a Milano, da Genova da dove è arrivata l’esperienza dell’Associazione Fa.Di.Vi, a Monza dove è nato il concorso di poesia “Le parole per dirlo” arrivato a noi grazie a Simona Foletti. Un’iniziativa che Asp Città di Piacenza, ideatore dell’evento, e Officine Gutenberg, che materialmente gli ha dato vita, vorrebbero portare avanti anche l’anno prossimo.
Terminati gli incontri, sin da subito il festival è pronto però a riaccendersi con un contest di scrittura che lo proietta idealmente già nel 2020. Il concorso di scrittura, aperto a tutti, porta il nome di “Incontri ravvicinati di un diverso tipo” e chiede ai provetti scrittori di dare vita ad un testo di massimo di 10.000 battute in cui viene raccontato, oppure immaginato, il proprio contatto con il mondo della disabilità. I testi devono essere mandati entro il 31 marzo 2020 alla mail comunicazione@officinegutenberg.it., e successivamente saranno raccolti in un libro edito da Edizioni Officine Gutenberg.
Il festival “Incontri. Lettura, scrittura e fragilità” è nato su ideazione di Asp Città di Piacenza nell’ambito delle attività di sensibilizzazione sul tema disabilità affidatele dal Comune di Piacenza. La realizzazione concreta è stata affidata a Officine Gutenberg. Si è percorsa la strada della collaborazione con tutte le realtà che si occupano di handicap a Piacenza e particolarmente significativo è risultato l’apporto dell’Associazione William Bottigelli Onlus e della Fondazione Pia Pozzoli “Dopo di noi” Onlus